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“Steve Witkoff continuerà a lavorare a stretto contatto con Israele e i nostri alleati per fare in modo che Gaza non tornerà mai ad essere un rifugio per terroristi – ha continuato riferendosi al suo inviato in Medio Oriente -. Continueremo a promuovere la pace attraverso la forza in tutta la regione, mentre costruiremo sullo slancio di questo cessate il fuoco per espandere ulteriormente gli storici accordi di Abramo”.
“Diverse clausole dell’accordo quadro rimangono irrisolte, e noi speriamo che i dettagli vengano finalizzati questa notte”, recita la dichiarazione dell’ufficio del primo ministro israeliano.
Secondo fonti arabe citate da Times of Israel ci sono alcune questioni “minori” su cui si sta ancora lavorando, come il controllo da parte di Israele dei mille palestinesi che dovranno essere scarcerati, in gran parte abitanti di Gaza imprigionati dall’inizio della guerra.
Trump esulta: “Abbiamo intesa, possibile solo con mia vittoria”
“Abbiamo un accordo per gli ostaggi in Medio Oriente. Saranno presto rilasciati, grazie!”, quanto scrive su Truth Social il presidente eletto Usa Donald Trump, riguardo all’accordo su Gaza.
“Abbiamo potuto avere questo epico accordo di cessate il fuoco solo come risultato della storica vittoria di novembre, che ha segnalato al mondo intero che la mia amministrazione cercherà la pace e negozierà accordi per garantire la sicurezza di tutti gli americani e dei nostri alleati”, continua esultando in un nuovo post dopo quello in cui ha annunciato l’accordo su Gaza, prima ancora della comunicazione ufficiale dei negoziatori Usa-Qatar-Egitto.
Fonti israeliane confermano a Times of Israel che l’accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza e per gli ostaggi è stato raggiunto. Come lo conferma questa sera “un alto diplomatico straniero” ad Hareetz.
E sempre al quotidiano israeliano una fonte israeliana ha spiegato che “è stata risolta la crisi” che si era venuta a creare dopo che Hamas aveva presentato nuove richieste sul corridoio Philadelphi lungo il confine tra Israele ed Egitto e dal quale, riferiscono fonti egiziane citate dall’emittente del Qatar Al-Arabi, la maggior parte delle Idf si sarebbe ritirata.
Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà quindi domani mattina alle 11, le 10 in Italia, per approvare l’accordo, riporta ancora Times of Israel.
Ministro Esteri Israele: “Domani voto”
Israele è “molto vicino” a raggiungere un accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi e la tregua a Gaza, aveva detto poco prima dirlo il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar in una intervista a “Cinque minuti” su Rai Uno, prima di tornare a Tel Aviv. “Nella nostra regione niente è definitivo fino a che non lo è. Ma ci sono pochissime discrepanze. La mia speranza è che nel giro di qualche ora saremo in grado di concludere. Se succederà, domani ci sarà una riunione di governo per votare sull’accordo”, ha spiegato.