Parlare e far parlare di Europa a Firenze, con lo sguardo rivolto all’Africa
Teatro della Toscana e Théâtre de la Ville di Parigi
tornano a condividere incontri e riflessioni
sui temi del futuro della cultura,
sui valori e il significato della cooperazione internazionale.
La tavola rotonda internazionale
Théâtres d’Europe et d’Afrique: pour une nouvelle approche de la transmission artistique et de la coopération culturelle.
L’azione poetica e musicale Tenir Paroles,
e le Consultazioni Poetiche.
Nell’ambito delle giornate dedicate all’Europa, lunedì 8 maggio, a Firenze, il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville di Parigi, anche alla luce degli esperimenti sull’Attrice e l’Attore Europei condotti nell’ultimo recentissimo passaggio al Teatro della Pergola di Ionesco Suite, sono tornati a riflettere insieme sui temi del futuro della cultura, includendo la ricerca di una nuova relazione cooperativa con il continente africano, attraverso la tavola rotonda internazionale Théâtres d’Europe et d’Afrique: pour une nouvelle approche de la transmission artistique et de la coopération culturelle
«La partnership Teatro della Toscana e Théâtre de la Ville di Parigi con il suo direttore Emmanuel Demarcy-Mota – ha affermato Marco Giorgetti, direttore generale del Teatro della Toscana – è un rapporto forte e coeso e si fonda su una comune visione del teatro del futuro, su una forte internazionalizzazione dell’agire artistico, sull’impegno costante nei confronti dei giovani. Il nostro progetto è incentrato sulla volontà di costruire un nuovo modello di teatro aperto alla società e impegnato nelle sfide del presente, con uno sguardo rivolto alle nuove generazioni, grazie anche alla Carta 18-XXI, ideata dal Théâtre de la Ville. Oggi guarda all’Africa alla ricerca di nuove forme di cooperazione, che superino gli stereotipi del passato».
«In tempo di guerre vicine a noi e di estremismi, che ci ricordano come la pace in Europa sia una fragile eredità – ha affermato Emmanuel Demarcy-Mota, direttore del Théâtre de la Ville di Parigi – è fondamentale dare con tutte le forze dell’arte un nuovo slancio all’idea europea. La ricerca di una relazione forte e nuova con l’Africa rappresenta una parte importante di questo slancio».
Negli spazi dell’Ex Cinema Goldoni la giornata di incontri e presentazione di iniziative artistiche ha inteso dunque rintracciare nuovi ponti e nuovi sentieri affinché artisti europei e africani possano camminare fianco a fianco nel cuore delle problematiche del XXI secolo e creare nuove forme di collaborazione, solidarietà e condivisione tra le arti, le scienze, la salute, l’ambiente e l’educazione.
Per l’Africa, hanno partecipato: Alioune Ifra Ndiaye di Blomba dal Mali, Benjamin Fleury del Centre d’art Metamorphosis et du festival de poésie del Camerun, Martin Ambara di Espace Othni dal Camerun, Philippe Bokoula di Espace Linga Tere dalla Repubblica Centrafricana, Ngau Tchiama Diakusekele di Ngau-Moyo, Lda , Arte e Cultura dall’Angola, Dorcy Rugamba del Rwanda Arts Initiative, Judo Kanobana Roman di Positive Production/ Isano Management dal Ruanda, Josée Messongo del Projet Union Africaine ACP dalla Repubblica Centrafricana.
Per l’Europa hanno partecipato Jeton Neziraj di Quendra Multimedia dal Kosovo, Valeria Marcolin di Culture et Développement, Giacomo Pedini di Mittelfest da Cividale del Friuli, Brunella Fusco di Campania Teatro Festival, Paolo Valerio del Teatro Stabile del Friuli, Mario Biagini di Accademia dell’Incompiuto da Firenze, Giuseppina Di Gesaro Creative producer/Curator UK/Italy, oltre a Emmanuel Demarcy-Mota.
I partecipanti hanno iniziato una redazione condivisa di un documento comune. A Parigi, i partecipanti si riuniranno nuovamente oggi, 9 maggio, e il 22 maggio per altre due giornate di riflessione e lavoro, e l’obiettivo di presentare questo documento.
Il progetto Théâtres d’Europe et d’Afrique: pour une nouvelle approche de la transmission artistique et de la coopération culturelle si inserisce nel percorso iniziato nel 2022 con la riflessione su una Nuova Alleanza dei Teatri Europei, promossa congiuntamente dal Théâtre de la Ville e dal Teatro della Toscana, che si è posta l’obiettivo – dopo la fine della pandemia – di interrogarsi, inventare e costruire, attraverso la forza della cultura e dell’arte, un territorio umano comune, inserito pienamente nel contesto del XXI secolo, riunendo generazioni e spazi culturali e creando nuovi legami tra arte, scienza, salute, ambiente, giustizia ed educazione.
Dal mese di gennaio 2023 questa esperienza è stata rafforzata dal nuovo progetto dell’Attrice e dell’Attore europei, con l’organizzazione di momenti di lavoro sulla recitazione tra Italia e Francia, al fine di sperimentare nuove forme di apprendimento al di là delle lingue e dei confini nazionali.
Domenica 7 maggio, sempre all’Ex Cinema Goldoni, i partecipanti sono stati invitati ad assistere a un intervento artistico, Tenir Paroles, ispirato alle tematiche proposte per la giornata di lavoro e realizzato da un ensemble artistico composto da attrici, attori, musiciste, musicisti, performer del Teatro della Toscana, della Troupe de l’Imaginaire. Si è sperimentata l’unione di lingue e storie. Nel giro di una piccola suite, le diversità sono confluite in una miscela pirotecnica di incontri per gettare ponti tra l’Europa e l’Africa al di là di tutti i muri, per scavare canali navigabili sulla rotta dei cuori.
Artisti italiani, francesi, portoghesi e camerunensi hanno poi realizzato sabato 6 e domenica 7 maggio le Consultazioni Poetiche in Piazza della Repubblica, attorno allo stand dell’Agenzia Erasmus+ INDIRE, in questa occasione anche grazie al contributo della Fondazione Nuovi Mecenati. Le Consultazioni consistono in momenti di scambio individuale di 20 minuti con un artista. Ognuna inizia con un dialogo libero e si conclude con la lettura di una poesia scelta appositamente per ogni persona, una canzone o una performance di danza. Al termine della consultazione viene trasmesso il testo della poesia e una “prescrizione poetica” su misura.
Matteo Brighenti