Il premier all’incontro con le Regioni: “Programmare riaperture, tornare ad avere ‘gusto del futuro'”
(Fotogramma)
Programmare le riaperture, tornare ad avere ‘gusto del futuro’, immunità a luglio. Tre punti chiave nelle parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ieri durante l’incontro con le Regioni sul piano vaccini anti Covid ha rimarcato come occorra ridare speranza al Paese. “Bisogna cominciare ad aver di nuovo il ‘gusto del futuro’. Occorre uscire da questa situazione di inattività. Sono certo che, tutti insieme, raggiungeremo qualunque obiettivo. Questa è la mia certezza, non è una speranza né un pronostico”, dice il premier.
Il presidente del Consiglio rinnova dunque l’invito a iniziare a guardare al futuro con ottimismo, sottolineando come la campagna vaccinale stia andando migliorando continuamente e rapidamente. Gli obiettivi prefissati per aprile e maggio, in riferimento alle forniture di vaccini e al numero delle vaccinazioni, pari al mezzo milione di vaccinati al giorno, non sembrano più così lontani, assicura il premier.
Per quanto riguarda le forniture dei vaccini per i prossimi mesi la Commissione Europea ha assicurato che le dosi dovrebbero essere più che sufficienti per raggiungere l’immunità per il mese di luglio in tutta l’Europa, dice Draghi durante la riunione con le Regioni.
“Un incontro molto positivo: governo centrale e Regioni condividono obiettivi e strategie per velocizzare al massimo la campagna vaccinale – afferma in una nota Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le autonomie – Il presidente del Consiglio ha rassicurato le Regioni e ha confermato la piena disponibilità dell’esecutivo a sostenere gli sforzi che stanno facendo. Le vaccinazioni sono a una svolta, grazie anche al lavoro del Commissario per l’emergenza Figliuolo, del capo Protezione Civile Curcio, del ministro della Salute Speranza e delle Regioni. Con il presidente Draghi abbiamo concordato di rivederci con le Regioni per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, già la prossima settimana. Con la piena collaborazione fra Stato e Regioni porteremo il Paese fuori dalla pandemia: dobbiamo lavorare insieme per farlo prima possibile”.
Il presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Stefano Bonaccini, al termine dell’incontro parla di “clima costruttivo e massima collaborazione” con il governo “per velocizzare la campagna vaccinale. E’ necessario restituire fiducia nel futuro al Paese per scongiurare che la pandemia si trasformi da sanitaria a economica e sociale”. “Ringraziamo il Presidente del Consiglio per la sua disponibilità e confermiamo la volontà delle Regioni a un proficuo dialogo istituzionale affinché si lavori come un sol uomo in questa campagna vaccinale”.
“Molto soddisfatta” la Lega per la posizione espressa dai presidenti di Regione e dal presidente del Consiglio a proposito di possibili riaperture. In particolare, le frasi di Draghi rappresentano una “vittoria” per il primo partito italiano, visto che vanno nella direzione auspicata da Matteo Salvini. E’ quanto trapela da fonti della Lega. “Nessuna chiusura inesorabile per tutto aprile, come suggerito dal ministro Speranza, ma attenta e ragionevole valutazione dei dati per non penalizzare ulteriormente famiglie e imprese anche nelle zone meno colpite dal virus”, sottolineano dal partito di Matteo Salvini.
premier all’incontro con le Regioni: “Programmare riaperture, tornare ad avere ‘gusto del futuro'”
Programmare le riaperture, tornare ad avere ‘gusto del futuro’, immunità a luglio. Tre punti chiave nelle parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ieri durante l’incontro con le Regioni sul piano vaccini anti Covid ha rimarcato come occorra ridare speranza al Paese. “Bisogna cominciare ad aver di nuovo il ‘gusto del futuro’. Occorre uscire da questa situazione di inattività. Sono certo che, tutti insieme, raggiungeremo qualunque obiettivo. Questa è la mia certezza, non è una speranza né un pronostico”, dice il premier.
Il presidente del Consiglio rinnova dunque l’invito a iniziare a guardare al futuro con ottimismo, sottolineando come la campagna vaccinale stia andando migliorando continuamente e rapidamente. Gli obiettivi prefissati per aprile e maggio, in riferimento alle forniture di vaccini e al numero delle vaccinazioni, pari al mezzo milione di vaccinati al giorno, non sembrano più così lontani, assicura il premier.
Per quanto riguarda le forniture dei vaccini per i prossimi mesi la Commissione Europea ha assicurato che le dosi dovrebbero essere più che sufficienti per raggiungere l’immunità per il mese di luglio in tutta l’Europa, dice Draghi durante la riunione con le Regioni.
“Un incontro molto positivo: governo centrale e Regioni condividono obiettivi e strategie per velocizzare al massimo la campagna vaccinale – afferma in una nota Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le autonomie – Il presidente del Consiglio ha rassicurato le Regioni e ha confermato la piena disponibilità dell’esecutivo a sostenere gli sforzi che stanno facendo. Le vaccinazioni sono a una svolta, grazie anche al lavoro del Commissario per l’emergenza Figliuolo, del capo Protezione Civile Curcio, del ministro della Salute Speranza e delle Regioni. Con il presidente Draghi abbiamo concordato di rivederci con le Regioni per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, già la prossima settimana. Con la piena collaborazione fra Stato e Regioni porteremo il Paese fuori dalla pandemia: dobbiamo lavorare insieme per farlo prima possibile”.
Il presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Stefano Bonaccini, al termine dell’incontro parla di “clima costruttivo e massima collaborazione” con il governo “per velocizzare la campagna vaccinale. E’ necessario restituire fiducia nel futuro al Paese per scongiurare che la pandemia si trasformi da sanitaria a economica e sociale”. “Ringraziamo il Presidente del Consiglio per la sua disponibilità e confermiamo la volontà delle Regioni a un proficuo dialogo istituzionale affinché si lavori come un sol uomo in questa campagna vaccinale”.
“Molto soddisfatta” la Lega per la posizione espressa dai presidenti di Regione e dal presidente del Consiglio a proposito di possibili riaperture. In particolare, le frasi di Draghi rappresentano una “vittoria” per il primo partito italiano, visto che vanno nella direzione auspicata da Matteo Salvini. E’ quanto trapela da fonti della Lega. “Nessuna chiusura inesorabile per tutto aprile, come suggerito dal ministro Speranza, ma attenta e ragionevole valutazione dei dati per non penalizzare ulteriormente famiglie e imprese anche nelle zone meno colpite dal virus”, sottolineano dal partito di Matteo Salvini.