Pari opportunità: salute e medicina di genere, primo appuntamento a Montemurlo
Presentata a palazzo Bastogi l’iniziativa promossa dalla commissione regionale Pari opportunità. La presidente Francesca Basanieri: “Un percorso sul territorio per raccontare cos’è la medicina di genere e per raccontare ai cittadini quanto di buono esista su questo tema nella nostra regione”
di Benedetta Bernocchi, 11 gennaio 2024
Firenze – Promuovere la salute e la medicina di genere per il benessere di tutte e tutti. Questo lo scopo della prima iniziativa promossa dalla commissione regionale Pari opportunità, in collaborazione con Ispro, Ars Toscana, Associazione culturale pediatri e presentata, questa mattina in conferenza stampa, a palazzo Bastogi.
“L’obiettivo della commissione, insieme al Comune di Montemurlo – ha detto la presidente Francesca Basanieri, – è quello di iniziare un percorso su tutto il territorio toscano per raccontare cos’è la medicina di genere, quali sono le risposte che dobbiamo chiederle a seconda del nostro genere e per raccontare ai cittadini quanto di buono esista su questo tema nella nostra regione”.
“Importante è fare rete – è intervenuta Gilda Fronzoni, in rappresentanza del territorio pratese – e informare i cittadini delle possibilità e dei professionisti presenti in Toscana”. Valentina Vespi, assessore di Montemurlo, si è detta orgogliosa che sia proprio il suo Comune il primo ad ospitare questo incontro “un’occasione per portare conoscenza”. La presidente della commissione P.O. di Montemurlo, Amanda Ravagli ha ribadito che si tratta di “un’iniziativa per parlare di salute e benessere e non di sanità”.
Il primo evento si terrà il 20 gennaio a Montemurlo nella sala polivalente Cristiano Banti in piazza della Libertà. Interverranno Renzo Bresci che parlerà dell’“esperienza di 40 anni di pediatria nel territorio”; Chiara Centenari interverrà sulle “Questioni di genere in pediatria”, Fabio Voller sulla “salute di genere in Toscana”, Matteo Vannucci affronterà il tema del “maschio fragile: una prospettiva di genere”. Di neoplasie parlerà Giovanna Masara con l’intervento “I tumori in Toscana: una prospettiva di genere” e Lucia Miligi con “I tumori da lavoro nelle donne: spunti di riflessione”. La biologa, genetista Francesca Torricelli che coordinerà i lavori ha detto che si tratta di “un percorso per far capire alle persone l’importanza di stare in salute, senza ammalarsi”. Presente alla conferenza stampa anche la vicepresidente della commissione regionale PO Caterina Coralli.
La medicina di genere studia i meccanismi attraverso i quali le differenze fra uomini e donne influiscono sullo stato di salute, sull’impatto dei fattori di rischio, sull’insorgenza, sul decorso e sulla prognosi delle malattie e sugli effetti delle terapie. Uomini e donne infatti, pur essendo soggetti alle medesime patologie presentano sintomi, progressione di malattie e risposta ai trattamenti diversi tra loro. La medicina di genere prevede lo sviluppo di una cultura e una presa in carico della persona che tenga presente le differenze sia sotto l’aspetto anatomo-fisiologico che biologico-funzionale, psicologico, sociale e culturale, garantendo una maggiore appropriatezza e personalizzazione delle cure.
Riccardo Ferrucci