Tre mesi dopo
“Quello che stiamo vedendo in questo momento non era immaginabile né prevedibile. A Gaza manca anche lo spazio per vivere e lavorare: due milioni di persone che hanno perso tutto sono bloccate in un fazzoletto di terra. Proviamo frustrazione e senso di impotenza ogni giorno: abbiamo dovuto evacuare ospedali perché diventati luoghi troppo pericolosi e gli aiuti che permetterebbero a queste persone di essere curate non vengono fatti entrare nella Striscia. Ormai qua si muore per una semplice bronchite…”. Ecco la testimonianza che ci ha mandato Enrico, coordinatore medico MSF impegnato a Gaza.