Prevenzione vaccinale in gravidanza, convegno in Senato con Fondazione Onda ETS e SIGO. Il professor Severi: «Strumento efficace e sicuro per garantire la salute della mamma durante la gestazione e quella del neonato al momento della nascita»
«Le vaccinazioni effettuate durante la gravidanza rappresentano uno strumento efficace e sicuro per garantire la salute della mamma durante la gestazione e quella del neonato al momento della nascita». Inizia così una riflessione del professor Filiberto Maria Severi, direttore della Diagnosi prenatale e ostetricia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, a commento del convegno dal titolo “La vaccinazione in gravidanza. L’importanza della prevenzione primaria”, che si è tenuto al Senato della Repubblica su iniziativa della senatrice Maria Domenica Castellone in collaborazione con Fondazione Onda ETS e SIGO – Società italiana di ginecologia e ostetricia. L’Aou Senese è uno degli ospedali che aderisce al progetto “Bollini rosa” di Fondazione Onda, e tra le aree specialistiche interessate c’è anche quella di ginecologia e ostetricia. «Oltre a preservare la salute della madre, prevenendo nella stessa, in modo efficace e sicuro lo sviluppo di alcune malattie infettive – aggiunge il professor Severi -, le vaccinazioni sono finalizzate alla stimolazione del sistema immunitario materno e, conseguentemente, alla produzione di anticorpi trasmissibili al nascituro. Le vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse e influenza durante la stagionalità, sono raccomandate nel corso della gravidanza e devono essere ripetute ad ogni gravidanza. Il vaccino antinfluenzale è sicuro durante tutto il periodo gravidico, la sua somministrazione è peraltro raccomandata, a fini precauzionali, nel 2°-3° trimestre in corso di stagione epidemica, al fine di prevenire nella gestante un’infezione che presenta, durante la gravidanza, un maggior rischio di complicanze soprattutto respiratorie. La letteratura in tema evidenzia come l’influenza in gravidanza aumenterebbe il rischio di parto prematuro, ritardo di crescita fetale, cardiopatie congenite e, secondo alcuni autori, anche di labbro leporino ed alcuni difetti del tubo neurale. Particolare importanza – dichiara ancora il professor Severi – riveste durante la gravidanza la vaccinazione contro la pertosse che, se contratta dal neonato nei primi mesi di vita, può avere un decorso molto grave. Tale vaccinazione infatti, se effettuata tra la 27^ e la 36^ settimana di gravidanza, dà luogo alla produzione nella donna di anticorpi ed al passaggio transplacentare degli stessi proteggendo in tal modo il neonato. Il vaccino contro la pertosse viene somministrato insieme a quelli contro difterite e tetano, al fine di consolidare la protezione contro queste malattie indotta dalle vaccinazioni durante l’infanzia». Al convegno che si è tenuto in Senato sono stati presentati anche i risultati di un’indagine che evidenzia un’adeguata conoscenza da parte delle donne sul tema vaccinazioni in gravidanza: più della metà di loro le conosce, solo 1 su 4 conosce al massimo un vaccino disponibile tra Covid, DTPa e influenza. Il ginecologo e il medico di medicina generale, sempre secondo l’indagine, si rivelano importanti punti di riferimento da cui le donne desiderano ricevere informazioni. Nel corso dell’evento è stata anche presentata la mappatura, svolta da Fondazione Onda ETS nell’ambito della prevenzione primaria in gravidanza, di 210 ospedali Bollino Rosa presenti sul territorio nazionale, al cui interno sono riportate anche le strutture dell’Aou Senese. «Altre vaccinazioni rispetto a quelle citate in precedenza, – aggiunge il direttore di Diagnosi prenatale e ostetricia – possono essere somministrate in circostanze particolari, quando esista un rischio epidemico, a giudizio del medico. I vaccini MPR (morbillo, parotite, rosolia) e quello della varicella sono controindicati in gravidanza, dato che contengono vaccini a virus vivi attenuati, è necessario quindi che, al momento dell’inizio della gravidanza, la donna sia già vaccinata regolarmente (con due dosi) da almeno un mese. All’interno della nostra struttura – conclude il professor Severi – da diversi anni, anche prima delle linee guida ministeriali e quanto riportato dal protocollo della Gravidanza Fisiologica della Regione Toscana, le vaccinazioni permesse durante la gravidanza sono state proposte proprio al fine di garantire la salute della diade madre-neonato. L’importante incontro avvenuto su iniziativa della Fondazione Onda ribadisce l’importanza della prevenzione primaria».