Protezione civile, partita alle 5,30 di questa mattina la colonna mobile regionale a seguito dell’intervento richiesto dalla Regione Emilia-Romagna. Alle ore 9 era già operativa a San Lazzaro di Savena
(Aun) – Perugia, 20 ott. 024 – A seguito della richiesta da parte della Regione Emilia-Romagna, la Regione Umbria ha ricevuto un comunicato della Commissione Protezione Civile nazionale sabato 19 ottobre per intervenire nelle zone in cui, a causa delle notevoli precipitazioni, si sono verificate situazioni di forte disagio per la popolazione.
Partiti questa mattina alle 5,30, a seguito della richiesta specifica che la colonna mobile regionale fosse attrezzata con kit idraulici, i volontari sono arrivati alle 9 circa e la colonna mobile, guidata da quattro funzionari del Centro Regionale di Foligno, ha subito prestato i primi soccorsi. Fanno parte della spedizione i volontari di Acquasparta, Marsciano, Monteleone d’Orvieto, Montone, Pietralunga, Terni (Pro Loco di Collescipoli) e Città di Castello. Dopo l’aiuto prestato ai Vigili del Fuoco per evacuare anziani e bambini bloccati nelle abitazioni allagate, sono stati messi in funzione i mezzi trasferiti dall’Umbria, idrovore, e pale per portar via acqua e fango dai piani più bassi delle abitazioni e dai garage.
A partire dalla notte gli uomini inviati sono restati in contatto continuo con l’assessorato alla Protezione civile ed è stata tenuta informata la Presidente circa l’evolversi della situazione.
Maltempo. Una slavina d’acqua, precipitazioni fino a 175 millimetri sulla Città metropolitana di Bologna: più di 2.100 gli evacuati. Quindici fiumi hanno superato la soglia rossa, alcuni con livelli superiori al 2023. Oltre 600 interventi effettuati dai Vigili del fuoco in tutte le province della Regione
Una vittima nel comune di Pianoro: la persona deceduta è un ventenne che si trovava in auto
Bologna – Una nuova ondata di precipitazioni senza precedenti ha colpito l’Emilia-Romagna e in particolare la Città metropolitana di Bologna. Dal pomeriggio sono, infatti, caduti fino a 175 millimetri di pioggia, sul capoluogo, sulla prima collina e in comuni limitrofi come Pianoro, San Lazzaro di Savena o Casalecchio di Reno. La media storica dell’intero mese di ottobre è di poco superiore ai 70 millimetri.
La presidente facente funzione è in collegamento da ieri con i Centri Coordinamenti Soccorsi, attivati da tutte le Prefetture, così come sono state mobilitate tutto il sistema di Protezione Civile. In mattinata, è stato convocato anche il Comitato operativo della Protezione Civile nazionale alla presenza del capo dipartimento, Fabio Ciciliano.
La quantità straordinaria di pioggia ha causato l’inondazione di numerose zone di Bologna, con le vie della città allagate e le reti fognarie e di scolo nell’impossibilità di assorbire l’acqua. Inoltre, sono fuoriusciti i torrenti Navile e Ravone. Anche numerosi comuni del territorio, a sinistra e destra del Reno, e sono interessati da tracimazioni.
Nelle prime ore della mattina, le acque dell’Idice sono uscite a monte del tratto arginato in prossimità del ponte di via Rabuina, nel comune di Budrio. Altri allagamenti si sono verificati ad Anzola, Castel Guelfo, Imola, Malalbergo e Baricella, sempre nel bolognese. Criticità pesanti anche nell’imolese, legate al Sillaro.
Questa mattina, in Emilia-Romagna si contavano 8 fiumi sopra il livello 3, la soglia rossa di massima allerta. In totale sono ben 15 i corsi d’acqua che durante l’evento hanno superato la soglia di allarme. Si sono registrate piene ai massimi storici su Samoggia, Idice, Sillaro e Senio. Alcuni fiumi hanno fatto registrare livelli superiori a quelli del maggio 2023, come l’Idice a Castenaso e il Samoggia a Forcelli. Sotto stretta osservazione il deflusso alla confluenza con il Reno, dove la piena è prevista in crescita nel tratto vallivo.
Nel modenese e nel reggiano, piene con livelli al colmo prossimi alla soglia 3 si stanno propagando anche nei tratti vallivi di Parma, Enza e Secchia, rallentati alla foce dal transito della piena in Po.
Una particolare criticità si registra a Cadelbosco di Sotto, nel reggiano, dove si è avuta una rottura del Canale Tassone: sono in corso le operazioni per assistere i cittadini coinvolti.
Piene prossime o inferiori alle soglie 2 sono in corso sul Santerno, Lamone e Montone.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati in tutte le province dell’Emilia-Romagna più di 600 interventi, 165 solo nel bolognese, a opera dei Vigili del fuoco. Molti altri sono in corso o in attesa di essere presi in carico.
Le persone evacuate sono oltre 2.100, dato complessivo che a inizio mattinata riguardava sia il capoluogo che comuni della provincia (fra cui Budrio, Castelmaggiore, Molinella, Lavino, Medicina, Castel San Pietro). Le utenze che nella notte hanno subito blackout elettrici sono state circa 15mila, ma grazie al lavoro di queste ore questa mattina risultavano disalimentate circa 4mila utenze, la maggioranza nella provincia di Bologna.
A Botteghino di Zocca, nel comune di Pianoro (Bo), è deceduta una persona: si tratta di un ventenne che era in auto al momento della tracimazione del torrente Zena.
Non si registrano particolari criticità nel ravennate, in attesa del passaggio dei colmi nei corsi d’acqua.
Sono 350 i volontari di Protezione Civile dell’Emilia-Romagna al lavoro da ieri, ai quali si aggiungono quelli delle 180 colonne mobili regionali da Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Umbria e Provincia autonoma di Trento, oltre a ulteriori 120 persone dalle associazioni nazionali.
Nuova allerta meteo oggi, domenica 20 ottobre, su gran parte dell’Italia, dopo che ieri il maltempo ha flagellato l’Emilia Romagna e la Sicilia. La Protezione Civile per la giornata odierna ha emanato un avviso di allerta arancione per la Calabria meridionale e ionica, buona parte dell’Emilia-Romagna, ampi settori di Veneto e Basilicata e sui settori sud orientali della Lombardia.