MEDICI DI BASE NELLE PERIFERIE. BATTAGLIA: “SULLA SALUTE NON POSSONO ESSERCI DISUGUAGLIANZE: OCCORRONO PIÙ STUDI MEDICI COLLETTIVI”
Roma, 19 dicembre 2025 – L’Assessore alle Periferie Pino Battaglia interviene sulla grave carenza di medici di famiglia che colpisce diverse aree periferiche della città, come Tor Bella Monaca, San Basilio, Corviale e Colle del Sole. Una criticità che si traduce in disservizi quotidiani e che colpisce soprattutto le fasce più fragili della popolazione.
Così in una nota: “In alcuni quartieri di Roma l’accesso al medico di base sta diventando sempre più complesso. Una criticità che non deve tradursi in nuove forme di discriminazione. Non è accettabile che chi vive già in condizioni di maggiore fragilità sia ulteriormente penalizzato. I diritti devono essere garantiti a tutti e, sul terreno della salute, non possono esistere disuguaglianze. Inoltre, i dati sui pensionamenti e sul numero insufficiente di nuovi medici – prosegue Battaglia – ci dicono chiaramente che siamo di fronte a un problema strutturale. Ma ciò che più preoccupa è il rischio che si crei una sanità a due velocità: una per chi vive nei quartieri centrali e una, più debole, per chi abita nelle periferie”.
Accanto al tema della carenza di professionisti, emerge anche quello della difficoltà di insediamento nei quartieri più complessi, legata spesso a una percezione di scarsa sicurezza. “È un nodo che va affrontato con risposte concrete – sottolinea l’Assessore – perché nessun territorio deve essere considerato “meno adatto” a garantire servizi essenziali come la medicina di prossimità”.
Per questo l’Assessorato alle Periferie intende sollecitare la Regione Lazio a valutare strumenti e interventi capaci di favorire l’apertura di studi medici collettivi nelle aree periferiche. “Strutture condivise, sicure e adeguate – spiega Battaglia – possono rappresentare una soluzione efficace sia per i professionisti, che non restano isolati, sia per i cittadini, che tornano ad avere la certezza di un presidio sanitario vicino casa”.
L’iniziativa si inserisce all’interno di un programma più ampio di investimenti e politiche di sviluppo territoriale di lungo periodo già in corso nelle periferie romane. “Gli investimenti che stiamo portando avanti nelle periferie – dalla riqualificazione degli spazi pubblici agli interventi infrastrutturali – sono una premessa indispensabile, ma da soli non bastano. Per migliorare le condizioni di vita nei quartieri è necessario accompagnare questi interventi con politiche mirate sui diritti fondamentali, a partire dalla salute. Occorre portare nelle periferie di Roma le opportunità per riscattarle dalla condizione di disagio che hanno vissuto negli ultimi anni”.
