Geotermia: altre centrali? No Grazie. E intanto in Amiata si lavora per farne di nuove
Abbadia San Salvatore – Comitaoo Geotermia Amiata: Ci saremmo aspettati che il sindaco di Abbadia Tondi avesse orientato tutto il suo impegno a cercare di affrontare la drammatica situazione economica e occupazionale del suo comune e dell’Amiata, per dare soluzioni alle gravi “urgenze” presenti (crisi aziendali, viabilità, etc) e per costruire “progetti”, elaborare proposte concrete nei vari settori (industria, artigianato, commercio, turismo, agricoltura, etc.).geotermia-2
[pullquote align=”left” cite=”” link=”” color=”” class=”” size=””]Il 29 e 30 gennaio, il sindaco di Abbadia S.S. offre il palcoscenico alla televendita di nuove centrali[/pullquote]
Ma il sindaco Tondi, a circa due anni dalla sua elezione, non solo non ha dato risposte, ma non ha neanche mai organizzato nessun “convegno” su tali problemi.
Ha invece trovato tempo e risorse per organizzare, per i giorni 29 e 30 gennaio, un “mega-convegno” sulla “Buona Geotermia”. Un “super-spot pubblicitario”, una “televendita di pentole”, con lo scopo evidente di convincerci della “bontà” di realizzare anche nel suo comune altre centrali.
Il tutto guardandosi bene dall’intervenire contro l’Enel per le centrali di Piancastagnaio e Bagnore che di sicuro contribuiscono al forte inquinamento ambientale e alla grave situazione sanitaria della popolazione amiatina.
Non sarà mica che si promuovono nuove centrali geotermiche a “media entalpia” per prendere qualche “spicciolo” dalle compensazioni ambientali e permettere ad aziende di mietere i lauti incentivi che ancora oggi, vergognosamente, gli vengono riconosciuti, e che paghiamo noi nelle bollette, svendendo ancora una volta la nostra Terra?
Come si pensa che una volta imboccata la via dell’industrializzazione geotermica si possano rilanciare con credibilità progetti con al centro la valorizzazione del grande patrimonio ambientale e naturale, culturale e sociale (il nostro bosco, le nostre acque, i nostri centri storici, i nostri prodotti tipici, il turismo ambientale e sportivo, etc.)?
E Il PD, che aveva a suo tempo proposto la “dismissione controllata” delle centrali Enel e che aveva in sostanza sostenuto l’approvazione della delibera della precedente amministrazione comunale di Abbadia San Salvatore n°25 del 30/04/2013 nettamente contraria a ogni centrale geotermica in questo comune, quel PD che oggi vede quasi tutti i sindaci dell’Amiata, oltre che l’ex assessora all’ambiente Bramerini e l’attuale consigliere Marras, dire basta a altra geotermia, cosa dice oggi sugli orientamenti dell’attuale sindaco Tondi, che in controtendenza con tutti gli altri vorrebbe fare anche di Abbadia San Salvatore un comune geotermico?
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Noi diciamo basta ad ogni altra geotermia in Amiata e si giunga al più presto alla chiusura anche delle centrali esistenti. Chiediamo alle amministrazioni di lavorare invece seriamente ad un “piano energetico comunale e di zona” che punti al risparmio energetico, alla efficienza e alle fonti realmente rinnovabili e compatibili con la salvaguardia dell’ambiente, come solare, mini-eolico, mini-idraulico, pompe di calore. Un modello “nostro”, da costruire con la partecipazione e la gestione pubblica e dei cittadini, nell’interesse della comunità e non lasciato alle scelte di Enel e/o degli speculatori di turno, come successo fino ad oggi.
Comunicato Movimento di Cittadinanza di Abbadia San Salvatore e SOS Geotermia