SIENA, 01 LUG – “Si possono fare tante ipotesi, ma il dato che emerge per quello che rileva sul piano probatorio è il seguente: dai sopralluoghi vi è la totale assenza di indizi violenti che si sarebbero trovati se Rossi avesse dovuto difendersi da una aggressione, se avesse ingaggiato una lotta, se fosse scappato da qualcosa, trascinato con forza, non vi è nessun dato che lo rileva”. Lo ha detto il procuratore capo di Siena, Salvatore Vitello, questa mattina nel corso dell’audizione davanti alla commissione parlamentare di inchiesta della Camera sulla morte del dirigente di Mps responsabile della comunicazione, David Rossi.
La propcura di Siena ha seguito “tutte le sollecitazioni investigative suggerite dalla famiglia” ma per Vitello fu un suicidio. Ppochi giorni prima della morte “gli stati emotivi di David Rossi erano molto preoccupanti. Cinque giorni prima del decesso aveva esternato in modo irrazionale la paura di essere arrestato, poi il 4 marzo ci sono le mail a Viola, con titolo help, in cui manifesta l’intenzione di suicidarsi”. Sulle ferite alle braccia e a un ginocchio, “non abbiamo accertamenti scientifici che in qualche modo ci diano certezze, perché non sono stati fatti quando dovevano essere fatti”, ha dichiarato Vitello ma la seconda perizia ha “cercato di spiegarle con le evidenze che erano emerse nel corso dei sopralluoghi” e cioè che siano compatibili con escoriazioni che Rossi si sarebbe provocato sfregando mentre si posizionava sul davanzale esterno della finestra da cui poi è precipitato. “Da accertamenti non risultano presenze terze nella stanza di David Rossi”, di altre persone e “Rossi è caduto dal suo ufficio con la parte anteriore del corpo rivolta verso il muro, e questa caduta è collegata al fatto che lui con le braccia si è posizionato sulla finestra dove c’è la sbarra di ferro e si è lasciato andare, è caduto in verticale, in modo speculare alla parete”. “Se si fosse intervenuti in tempo si sarebbe salvato”, ha anche detto ricordando che la procura aprì un fascicolo per omissione di soccorso su un uomo che appare nelle immagini della videosorveglianza che però “non è mai stato possibile identificare”.