Fine settimana con Z Generation meets Theatre. Al Teatro Pietro Aretino di Arezzo sabato 20 novembre “L’eco della falena”, domenica 21 “Farsi fuori” e lunedì 22 “È bello vivere liberi!”. Inizio ore 21:15.
Un progetto a cura di Officine della Cultura realizzato con il contributo di Regione Toscana, Comune di Arezzo nell’ambito del bando “Arezzo Non Molla” e Fondazione CR Firenze; in collaborazione con Rete Teatrale Aretina, RAT Residenze Artistiche Toscane, Fondazione Guido d’Arezzo e Libera Accademia del Teatro
Segue comunicato stampa.
Fine settimana a teatro con Z Generation meets Theatre
Sara Bonci, Davide Arena, Luisa Merloni, Marco Quaglia e Marta Cuscunà sono i protagonisti dei primi tre giorni della rassegna teatrale curata da Officine della Cultura
Avvio in grande stile per la rassegna teatrale “Z Generation meets Theatre” con tre giorni di eventi al Teatro Pietro Aretino di Arezzo con inizio alle ore 21:15. Invitata speciale la generazione Z, i Centennial, i Digitarian, i iGen, i Plural, i Post-Millienial, gli Zoomer come li chiamano anche se Officine della Cultura, mente e cuore del progetto, rilancia l’invito anche agli adulti di generazioni ormai non più sulla breccia: Generazione Y, Generazione X, Baby Boomers e via dicendo, dando al teatro il compito di essere la voce del tempo dell’essere umano.
Appuntamento inaugurale sabato 20 novembre con “L’eco della falena” presentato dal Cantiere Artaud con Sara Bonci e Davide Arena. Scene e regia di Ciro Gallorano. Disegno luci di Federico Calzini e Ciro Gallorano. L’eco della falena è una ricerca sul tempo come ricordo, memoria felice dell’infanzia, memoria traumatica, che si fa assenza e mancanza, un tempo che scorre e porta via le persone care, che cura e invecchia il corpo, che trasforma le azioni in abitudine, un tempo che vorremmo possedere con violenza, gestire, ma che scivola dalle mani e si fa spesso paura del futuro in quanto ignoto. Anime in attesa, ispirate alla vita e alle opere di Virginia Woolf, si materializzano in scena svelandoci la loro melanconica natura. “L’eco della falena” è stato realizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
Domenica 21 novembre protagonista della scena sarà Psicopompo Teatro con “Farsi fuori”, un viaggio attraverso gli stereotipi sulla maternità e la difficoltà delle donne di scegliere liberamente. Cosa accadrebbe se oggi piombasse l’Arcangelo Gabriele davanti a una donna di circa 40 anni, una donna emancipata, magari proprio un’artista del contemporaneo? E se la donna in questione dicesse “ci devo pensare”? È quello che accade in “Farsi fuori”, dove l’Arcangelo arriva a interrompere l’inizio dello spettacolo con la sua famosa Annunciazione. In scena Luisa Merloni – che firma anche il testo e la regia – e Marco Quaglia. Voce Alessandra di Lernia. Disegno luci di Marco Gaurrera. Scenografie di Gianluca Moro. Collaborazione artistica di Fiora Blasi, assistente alla regia Cristiano Demurtas.
Lunedì 22 novembre Marta Cuscunà, artista creativa e versatile, porterà al Pietro Aretino “È bello vivere liberi! – Un progetto di teatro civile per un’attrice, 5 burattini e un pupazzo”, un progetto che la vede interprete oltreché regista e drammaturga. Ispirato alla biografia di Ondina Peteani, Prima Staffetta Partigiana d’Italia Deportata ad Auschwitz N. 81 672, “È bello vivere liberi!” è uno spettacolo per riappropriaci della gioia, delle risate, delle speranze dei partigiani che sono state soffocate dallo sterile nozionismo. È uno spettacolo per riscoprire l’atmosfera vitale e vertiginosa di quel periodo della nostra storia in cui tutto sembrava possibile. Per questo “È bello vivere liberi!” è dedicato a tutti quelli che l’antifascismo l’hanno studiato solo sui libri di scuola, perché anche per loro la Resistenza diventi “festa d’aprile!”. Oggetti di scena di Belinda De Vito. Luci e audio di Marco Rogante. Disegno luci di Claudio “Poldo” Parrino. Co-produzione Operaestate Festival Veneto.