FIRENZE – PARIGI
Verso una Nuova Alleanza dei Teatri Europei
Teatro della Pergola – Théâtre de la Ville di Parigi
presentano
COSTRUIRE IL TEATRO DEL XXI SECOLO
incontri, dibattiti e Consultazioni poetiche
a Palazzo Vecchio, in Piazza della Repubblica e al Museo del Novecento
sabato 7 maggio 2022
Firenze, 22 aprile 2022
L’Italia e la Francia intrattengono stretti rapporti nel campo dell’arte e della cultura, ereditati dalla storia e rafforzati dal presente.
Il Teatro della Pergola di Firenze e il Théâtre de la Ville di Parigi da quattro anni hanno unito le forze per elaborare la visione di un teatro per il XXI secolo. Hanno condiviso molte riflessioni sulle questioni artistiche, culturali e sociali che plasmano e arricchiscono ogni giorno lo spazio comune franco-italiano nel cuore dell’Europa. Il loro progetto è incentrato sulla volontà di creare ponti tra discipline, Paesi e generazioni, di costruire un nuovo modello di teatro aperto alla società e impegnato nelle sfide del presente.
Siamo di fronte a una partnership che si inserisce in una visione ampia dell’alleanza dei teatri europei e che oggi coincide con i mesi di presidenza francese dell’Unione Europea. Il rapporto forte e coeso del Teatro della Pergola con il Théâtre de la Ville di Parigi e con il suo direttore Emmanuel Demarcy-Mota si fonda su una comune visione del teatro del futuro, su una forte europeizzazione dell’agire artistico, sull’impegno costante nei confronti dei giovani.
In questa stagione l’attività di relazioni internazionali della Pergola si è finalmente concretizzata nella proposta degli spettacoli coprodotti, e più volte rimandati a causa delle restrizioni agli spostamenti: non un “inserto” nella stagione, ma la stagione stessa si è colorata di proposte sovranazionali.
La troupe del Théâtre de la Ville, lo straordinario patrimonio di attrici e di attori che è alla base di tutte le iniziative del teatro parigino, è in scena per la prima volta a Firenze con due regie di Demarcy-Mota: Six Personnages En Quête D’auteur, in Sala Grande dal 22 al 24 aprile, l’edizione francese dei Sei personaggi che, come omaggio a Pirandello e al rapporto con l’Italia ha riaperto il Théâtre de la Ville dopo il secondo lockdown; Ionesco Suite, pastiche di testi di Eugène Ionesco che proprio la pandemia, con le sue assurdità, ha riportato al centro della riflessione: lo spettacolo il 21 aprile ha inaugurato il rinnovato Saloncino ‘Paolo Poli’ e replica ancora il 23 aprile.
Il 13 e 14 maggio, sempre in Saloncino, sarà poi ripreso, dopo l’anteprima della primavera scorsa, interno/esterno di Charles Chemin, co-regista di Bob Wilson, il lavoro da Interno di Maeterlinck con le attrici e gli attori diplomati alla Scuola ‘Orazio Costa’ del Teatro della Toscana, lavoro destinato ad approdare a Parigi il 18 e 19 maggio nel quadro degli Chantiers d’Europe.
È stato Bob Wilson ad aver aperto idealmente il 2022 con il suo Jungle Book, colorato spettacolo a predominanza musicale (a cura di CocoRosie) dal Libro della Giungla di Rudyard Kipling con giovani performer: uno spettacolo per un pubblico vasto, adatto a famiglie e bambini.
Wilson è un filo rosso delle relazioni del Teatro della Pergola con il Théâtre de la Ville. Il primo atto del partenariato è stata nel 2019 la presenza a Firenze in esclusiva italiana della sua regia di Mary Said What She Said con protagonista Isabelle Huppert e le musiche originali di Ludovico Einaudi, coprodotta dalla Pergola come Jungle Book. Si deve a Wilson anche l’incontro con Charles Chemin, che del maestro di Waco è stato il co-regista proprio in Mary Said What She Said e Jungle Book.
Siamo di fronte a una partnership che si inserisce in una visione ampia, che ha portato alla Pergola artisti del calibro di Amos Gitai con Exils Interiéurs, spettacolo dedicato al tema del ruolo dell’intellettuale in temperie di dittatura.
Inoltre, le Consultazioni poetiche e musicali hanno rappresentato un importante momento di ascolto per continuare a mantenere stretti i legami fra il pubblico e gli artisti, rinforzando le alleanze artistiche, instaurando un dialogo fra pensieri e individui di lingue e culture diverse. Una solidarietà “poetica” celebrata prima al telefono, nei mesi più difficili della pandemia, e poi in presenza, nei parchi, giardini e teatri d’Europa per inattesi momenti di scambio faccia a faccia.
Forti di questa collaborazione, il Teatro della Pergola e il Théâtre de la Ville di Parigi promuovono adesso una Nuova Alleanza dei Teatri Europei, il cui scopo è costruire, inventare, interrogare, attraverso la forza della cultura, dell’arte, un territorio comune, umano, per inserirsi pienamente nel XXI secolo e unire le generazioni. Le due istituzioni propongono valori comuni da cui creare nuove forme di collaborazione, unendo scienza, arte, cultura e istruzione.
La difesa del progetto europeo è fondamentale per alimentare questa nuova visione del teatro e della cultura, che si costruisce sulla ricchezza della cultura europea in tutta la sua diversità: i suoi artisti, i suoi pensatori e i suoi ricercatori, la sua apertura al mondo, da diversi secoli e fino ad oggi. In un momento in cui i conflitti armati minacciano la pace europea e mondiale, teatro e cultura sono essenziali per stimolare il sentimento di appartenenza all’idea europea. Questa nuova alleanza mira a gettare le basi per una cittadinanza europea condivisa, tessuta attraverso un dialogo tra culture, lingue, generazioni e discipline.
Riguardo, nello specifico, al coinvolgere i giovani, nel 2018 il Théâtre de la Ville ha pubblicato un testo fondativo di questa nuova filosofia culturale, scritto da un gruppo di artisti, scienziati e filosofi di tutte le generazioni: la Carta 18-XXI. Tradotta in sei lingue – inglese, francese, italiano, spagnolo, portoghese e rumeno – questo testo è un invito a immaginare e realizzare progetti con i giovani del XXI secolo.
Il Teatro della Pergola è stato uno dei primi partner europei a firmare la Carta, in risposta alla consapevolezza di un contesto globale condiviso, in particolare l’emergenza climatica, e l’ascesa dell’estremismo e del nazionalismo. Il testo è stato presentato a Palazzo Vecchio a Firenze nell’ottobre 2019 alla presenza di numerose personalità della cultura, della scienza, dell’istruzione e della politica.
La Carta 18/XXI è un testo di pensiero condiviso, in continua evoluzione. È un appello alla fantasia di tutti, ai giovani, agli artisti, ai ricercatori, ai filosofi, alle istituzioni culturali, educative, scientifiche e universitarie. Al progetto il Teatro della Pergola ha dedicato in questo tempo le Mappe di un mondo nuovo per costruire un “sistema di orientamento” su un mondo che verrà, con un preciso obiettivo: condividere con ragazze e ragazzi l’esperienza di persone giovani, ma nate e cresciute nel secolo precedente, che abbiano conseguito risultati importanti nei più diversi campi della cultura e della scienza. Non solo le loro esperienze, ma il modo in cui hanno affrontato questo periodo storico particolare e come vedono quello che ci aspetta, soprattutto dal punto di vista di un giovane che si affaccia alle questioni fondamentali della vita e del futuro.
Nell’aprile 2022 è stato proposta una nuova versione della Carta, per tenere conto dell’impatto della pandemia di Covid-19, che ha profondamente modificato i nostri rapporti con la salute, l’assistenza e ha messo in discussione le nostre comuni capacità di solidarietà. Ogni artista ha il dovere di pensare al futuro post Covid-19 e il teatro ha un ruolo fondamentale nella creazione della nuova società post-pandemia. La nuova versione della Carta solleva così l’urgenza di un Teatro che racconti l’attualità, che rifletta il presente e che parli dell’uomo di oggi.
Dunque, nell’ambito del Festival d’Europa 2022, che si terrà dal 5 al 12 maggio, il Teatro della Pergola di Firenze e il Théâtre de la Ville di Parigi uniscono le forze per offrire il 7 maggio in Palazzo Vecchio, a Firenze, nel Salone dei Cinquecento – che dal Primo Maggio ospiterà per un mese il celebre Quarto Stato di Pellizza da Volpedo – una giornata intitolata Costruire il teatro del XXI Secolo con incontri e presentazione di iniziative artistiche innovative da parte di diversi teatri europei che condividono il desiderio di costruire nuove forme di collaborazione, solidarietà e condivisione tra le arti, le scienze, la salute, l’ambiente e l’educazione.
Dalle 10:30 alle 13 è in programma l’incontro pubblico intorno alle nuove forme di cooperazione culturale in Europa e alla creazione di una Nuova Alleanza dei Teatri Europei, sostenuto dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea, e diviso in due parti, la seconda delle quali dedicata ai più recenti impegni presi dall’UE sul finanziamento ai progetti culturali. I valori dell’Europa sono fondamentali per alimentare questa nuova visione del teatro e della cultura, tanto più che la guerra minaccia ancora una volta questa unione, costruita per preservare la pace. Oltre all’Italia e alla Francia, i Paesi partecipanti o in corso di conferma sono la Grecia, la Spagna, il Belgio, il Portogallo, la Romania, l’Estonia, il Kosovo, la Croazia. E in più specialisti in questioni correlate, tra cui salute e ambiente.
Dalle 10 fino alle 17 sono previste le Consultazioni poetiche a Palazzo Vecchio, in Piazza della Repubblica e al Museo del Novecento, per celebrare il repertorio poetico europeo. Quindici artisti della Troupe de l’Imaginaire offrono consulenze poetiche, musicali e di danza in italiano, greco, estone, spagnolo, inglese, francese, portoghese, ucraino.
Alle 19 gran finale nel cortile del Museo del Novecento: i quindici consultanti poetici della Troupe de l’Imaginaire presentano brani poetici e musicali sul tema dell’Europa e la sua diversità di lingue e culture.
Immaginate dal direttore del Théâtre de la Ville Emmanuel Demarcy-Mota e dall’autore Fabrice Melquiot, le Consultazioni sono momenti di scambio individuale di venti minuti con un artista. Una Consultazione poetica inizia con un dialogo libero e si conclude con la lettura di una poesia scelta appositamente per ogni persona. Al termine viene trasmesso il testo della poesia e una “prescrizione poetica” su misura. Una Consultazione musicale o di danza si conclude con una canzone, un brano musicale o un ballo scelto per ogni persona.
Il progetto è stato lanciato dal Théâtre de la Ville a gennaio 2020; è stato costruito e sviluppato durante la pandemia e continua ancora oggi a riunire artisti e istituzioni culturali in Europa e nel mondo. Ad oggi, questo progetto ha coinvolto più di duecento artisti di venticinque nazionalità, uniti in un ensemble: la Troupe de l’Imaginaire.
Il Teatro della Pergola è stato il primo teatro europeo ad aderire al progetto, a maggio 2020, e oggi sono entrati a far parte della Troupe dieci artisti italiani. Diciassette i paesi partner dell’iniziativa.
Negli ultimi due anni sono state consultate più di venticinquemila persone, in tutto il mondo. Le Consultazioni e la creazione della Troupe de l’Imaginaire fondano un nuovo modello di cooperazione artistica e culturale.