I provvedimenti presi ieri dal governo suscitano molte perplessità e legittime contestazioni:
– le nuove norme sugli appalti lasciano spazio alla corruzione e non tutelano la sicurezza dei lavoratori;
– sui migranti si è decretata ancora una stretta sui permessi di lavoro e di soggiorno e si sono aumentati i tempi di reclusione per gli stranieri rinchiusi nei Centri per il rimpatrio;
– gli sconti per il caro energia sono stati tagliati mentre alle multinazionali sono state diminuite le tasse;
– nella lotta all’evasione si sono ridotti i controlli.
L’unico aspetto positivo è il finanziamento aggiuntivo di 1,1 miliardo per la sanità che però è solo a ripiano delle carenze del fondo sanitario; infatti non una lira potrà andare a nuovi servizi per i cittadini.
Simpatico e condivisibile è il divieto delle carni sintetiche ma peccato che sia soprattutto propaganda perché in Italia non le produce nessuno.
Però la vera notizia di ieri, per ammissione dello stesso ministro Fitto, è che il governo non riuscirà a a spendere i fondi del PNRR stanziati dall’Unione Europea.
È un fatto grave che riduce ulteriormente la nostra credibilità verso i nostri alleati e che oggettivamente colloca la compagine di governo in una condizione di precrisi.
Sarebbe così, se ci fosse un’ opposizione unita e in grado di proporre un’alternativa politica e di programma.
Invece è la destra ad essere unita dal collante del potere e delle politiche liberiste e antisociali che stanno portando il Paese al disastro.