FIRENZE
domenica 19 maggio, ore 21.15
Teatro della Pergola
Via della Pergola 30
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
Dopo le reazioni suscitate dalla presentazione al Salone Internazionale del Libro di Torino
STEFANO MASSINI
torna a dialogare con
Danco Singer
in occasione della pubblicazione di
Mein Kampf
Da Adolf Hitler
Introduce Dario Nardella
Immagine che contiene testo, Viso umano, ragazzo, sorriso
Descrizione generata automaticamente
Collezione di teatro / pp. 72 / € 11,00
Scriveva Primo Levi che niente è più necessario della conoscenza per evitare il ripetersi della tragedia, soprattutto se essa prende forma lentamente nella progressiva seduzione delle masse. A un secolo di distanza da quando Adolf Hitler dettava il suo manifesto politico in una cella di Landsberg am Lech, quelle pagine sono diventate uno dei simboli del male assoluto, e come tali sottoposte all’anatema laico che ne ha fatto un libro proibito. Ma questo cono d’ombra, figlio di una freudiana rimozione, ha contribuito ad accrescerne la mitologia fino a quando, nel 2016, la Germania ha deciso di consentirne nuovamente la distribuzione in libreria proprio per smontarne la leggenda e percepirne gli echi nel presente, con la consapevolezza che niente può distruggere l’orrore più del senso critico, e dunque la riconversione del mostro nei perimetri della realtà. Sì, perché Mein Kampf è in fondo solo l’autobiografia di un trentacinquenne delirante alla ricerca di capri espiatori e di sfoghi esistenziali, con l’aggravante però di una spiccata propensione all’empatia, agli albori di un Novecento che nel carisma avrebbe eletto la propria apoteosi. Da questa formula, ripetibile e tuttora emulata a ogni latitudine, discende l’urgenza di confrontarci ora più che mai con un testo mai morto, capace di riproporsi sotto marchi e colori diversi soprattutto in un’epoca in cui la propaganda si è ramificata online, e ci raggiunge ormai capillarmente. Dopo molti anni di ricerca e di scrittura, notomizzando parola per parola del testo originario, con l’innesto di centinaia di discorsi e dichiarazioni dello stesso Hitler, Stefano Massini ci consegna la sua biopsia del testo maledetto, un feroce distillato in cui la religione nazista di rabbia e paura, il culto dell’io e l’esaltazione della massa ci appaiono in tutta la loro forza di potentissimo déjà-vu.
Stefano Massini è nato a Firenze nel 1975. È il primo autore italiano a essersi aggiudicato un Tony Award, l’Oscar del teatro americano. Di lui Einaudi ha pubblicato Lehman Trilogy, 7 minuti, Una quadrilogia (L’odore assordante del bianco, Processo a Dio, Memoria del boia, La fine di Shavuoth), Stato contro Nolan, Manhattan Project.
Per informazioni:
Chiara Crosetti / mariachiara.crosetti@einaudi.it / + 39 339 5782314
Giulia Zagrebelsky / giulia.zagrebelsky@einaudi.it / +39 347 4874870
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Matteo Brighenti