Teatro stabile di Torino
Teatro Nazionale Stagione 2024/2025
«L’arte, la buona arte, riesce, in modo meraviglioso, a coniugare l’assolutamente unico con l’universale. Ci permette di comprendere ciò che è diverso – ciò che è estraneo, si potrebbe dire – in quanto universale. Così facendo, l’arte supera i confini tra le lingue, le regioni geografiche, i paesi, mettendo insieme non solo le qualità individuali di ciascuno, ma anche, in un altro senso, le caratteristiche individuali di ogni gruppo di persone, ad esempio di ogni nazione. (…) La guerra e l’arte sono opposti, proprio come lo sono la guerra e la pace. È semplicemente così. L’arte è pace.» Jon Fosse, dal Messaggio per la Giornata Mondiale del Teatro 2024
A questo messaggio dell’autore norvegese insignito del premio Nobel per la Letteratura nel 2023 si ispira il titolo della Stagione 2024/2025 del Teatro Stabile di Torino, Atto unico, che vuole esprimere, in risonanza con Fosse, la necessità e l’urgenza di mettere in primo piano la diversità e le divergenze, facendole coesistere in un unico spazio.
Un’idea che si rispecchia nel coro di sguardi e di voci che compone la nuova squadra di artiste e artisti associati e residenti del Teatro che, se da un lato trova continuità nella conferma da parte del nuovo Consiglio d’Amministrazione di Valerio Binasco alla direzione artistica fino a dicembre 2027, dall’altro si rinnova. Nel prossimo triennio, infatti, Leonardo Lidi assumerà il ruolo di regista residente e di Direttore della Scuola per Attori, che partirà in questa Stagione con un nuovo triennio formativo, mentre ad affiancare Kriszta Székely nel ruolo di artisti associati ci saranno Liv Ferracchiati e Silvia Gribaudi. I lavori di questa squadra artistica saranno al centro del progetto produttivo della Stagione 2024/2025 che si comporrà di 85 titoli programmati in sede e in tournée, tra cui 24 produzioni e coproduzioni, con 12 debutti in prima nazionale, 46 ospitalità e 15 spettacoli per Torinodanza Festival.
La danza sarà ancora più presente nella Stagione 2024/2025, oltrepassando i consueti confini del cartellone di Torinodanza Festival, la cui direzione rimarrà ad Anna Cremonini fino al 2027, con quattro appuntamenti all’interno della programmazione di prosa: un percorso intitolato Torinodanza EXTRA, che arricchisce la proposta internazionale dello Stabile e contribuisce a rafforzare il suo posizionamento in Europa. Torinodanza EXTRA comincerà il 28 novembre con la prima nazionale di Taverna Miresia di Mario Banushi, per proseguire il 13 marzo con Coup Fatal di Alain Platel, il 17 maggio con Suspended Chorus di Silvia Gribaudi, il 3 giugno con Works and Days del collettivo belga FC Bergman.
Queste tra le principali novità, sul fronte artistico, della Stagione 24/25 del Teatro Stabile di Torino, che vuole essere uno spazio di libertà e di convivenza tra stili, pensieri, discipline e visioni diverse. «Atto unico è un titolo al singolare che parla di pluralità, di dialogo, di ascolto e contaminazione tra arti e linguaggi, di confronto tra esperienze e generazioni diverse: l’unica condizione possibile per l’arte», dichiara il Presidente Alessandro Bianchi.
Parallelamente all’attività artistica, uno dei temi su cui continua a crescere l’impegno del Teatro Stabile di Torino, grazie anche al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e di Fondazione CRT, riguarda la sostenibilità, termine che comprende diversi significati, da quello legato più strettamente alla questione ambientale, agli aspetti connessi all’impatto sociale ed economico delle proprie azioni. In questo ambito di attività rientrano gli interventi di efficientamento energetico, svolti tra il 2023 e il 2024, per ridurrel’impatto ambientale di tutte le sale del TST, che sono ora alimentate esclusivamente da fonti energetiche
rinnovabili.
Prosegue anche per la prossima Stagione il progetto Per un teatro accessibile, legato all’accessibilità
dell’offerta culturale, che è stato avviato nel 2021 grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San
Paolo e che è diventato ormai un servizio consolidato e strutturato che lo Stabile offre con continuità,
registrando diverse centinaia di presenze ogni anno. L’esperienza maturata in questi anni nell’ambito
dell’accessibilità è oggi riconosciuta a livello nazionale: oltre ai prestigiosi riconoscimenti ottenuti, sta
crescendo la rete di istituzioni culturali, di diverse regioni d’Italia, con cui il TST collabora per trasmettere
le competenze acquisite ed esportare il modello sperimentato a Torino.
Sempre con l’obiettivo di abbattere tutte le barriere di accesso alle proprie attività, il Teatro Stabile Torino
rinnova anche per la Stagione 24/25, insieme a Fondazione CRT, l’abbonamento Un posto per tutti,
iniziativa unica nel panorama nazionale che offre 1.000 abbonamenti a cittadini a basso reddito.
L’attività dello Stabile è resa possibile grazie al prezioso supporto dei Soci Aderenti – Città di Torino,
Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Città di Moncalieri (socio
sostenitore) – e del Ministero della Cultura.
PRODUZIONI E COPRODUZIONI
A inaugurare la Stagione 2024/2025 dello Stabile di Torino sarà Cose che so essere vere (Things I Know
to Be True), emozionante e coraggiosa opera di Andrew Bovell, pluripremiato scrittore e drammaturgo
australiano, per la regia di Valerio Binasco. Una fotografia acuta e complessa dei meccanismi domestici e
matrimoniali, attraverso gli occhi di quattro fratelli che lottano per definire se stessi al di là dell’amore e
delle aspettative dei genitori. Valerio Binasco, Giuliana De Sio (Premio Duse 2023), Fabrizio Costella,
Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Stefania Medri saranno i protagonisti di questo toccante dramma, al
suo primo allestimento italiano, nella traduzione di Micol Jalla. Lo spettacolo andrà in scena in prima
nazionale al Teatro Carignano dal 7 al 27 ottobre 2024 e sarà poi in tournée in Italia. La produzione che
inaugurerà la nuova Stagione del TST è sostenuta dalla Fondazione CRT.
Dopo il grande successo riscosso al suo debutto nel 2023, torna con tutta la sua forza tragica ed emotiva
Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, sempre diretto e interpretato da Valerio Binasco. Il
Direttore artistico dello Stabile orienta il capolavoro del Nobel siciliano non tanto sulla ricerca di un autore
da parte dei sei personaggi dimenticati, quanto sul loro bisogno di ritrovare il pathos necessario a
sostenere le proprie colpe. A dare loro voce saranno Sara Bertelà, Giovanni Drago, Giordana Faggiano,
affiancati da Jurij Ferrini e da un cast di giovani interpreti. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Carignano
dall’11 al 23 febbraio 2025 e poi in tournée nelle principali città italiane.
Leonardo Lidi sarà impegnato nella messa in scena di diversi titoli del prossimo cartellone. Dopo Lo zoo
di vetro tornerà a Tennessee Williams allestendone il primo grande successo teatrale: La gatta sul tetto
che scotta, andato in scena in prima assoluta a Chicago nel 1944. Passato e futuro, identità sessuale e
famiglia tradizionale, una donna che finge di essere madre, un uomo che finge di essere eterosessuale: La
gatta sul tetto che scotta, nella nuova traduzione di Monica Capuani, è un drammatico presepe vivente
dove tutti i personaggi sono mascherati da qualcosa che non vorrebbero essere. In scena Valentina Picello,
nel ruolo della protagonista, Fausto Cabra e un cast via di definizione. Lo spettacolo debutterà in prima
nazionale al Teatro Carignano dal 29 aprile all’11 maggio 2025 e poi sarà in tournée in Italia.
Lidi affronterà, inoltre, Il giardino dei ciliegi, l’ultima opera del grande autore russo, giungendo alla terza
tappa del Progetto Čechov. Scritta poco prima della Rivoluzione russa, l’opera presagisce i grandi
cambiamenti sociali e l’emancipazione dei servi dai ricchi proprietari terrieri, ma è anche una lucidadisamina dell’incapacità della borghesia di affrontare un presente sfuggente. Così, il regista conduce lo
spettatore in un giardino/teatro che ora vive solo nel ricordo dei suoi interpreti, affidando al cast dello
spettacolo (Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Alfonso De Vreese, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela
Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Mario Pirrello, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana
Vigogna) una commedia amara che è una metafora del fare teatro. Coprodotto con il Teatro Stabile
dell’Umbria e Spoleto Festival dei Due Mondi, lo spettacolo sarà in scena al Carignano dal 26 novembre
all’1 dicembre 2024. In questa occasione verrà anche programmata una Maratona Progetto Čechov: il 30
novembre il pubblico potrà assistere nella stessa giornata a Il gabbiano, Zio Vanja e Il giardino dei ciliegi.
Infine, dopo il fortunato debutto del 2023, sarà nuovamente in scena Come nei giorni migliori: questo
spettacolo firmato dal giovane Diego Pleuteri, diretto sempre da Leonardo Lidi e interpretato da Alfonso
De Vreese e Alessandro Bandini, torna per raccontarci l’amore attraverso la storia di A e B. Poco importa
chi siano veramente questi due amanti, ciò che conta sono le loro anime travolte da questo sentimento
inesplorabile. Lo spettacolo andrà in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri dal 30 aprile all’11 maggio
2025 e successivamente sarà in tournée in Italia.
Kriszta Székely dirigerà Valerio Binasco, Laura Curino, Mariangela Granelli, Simone Luglio e Marcello
Spinetta nel capolavoro della maturità di Ibsen: Il costruttore Solness, scritto nel 1892, al culmine della
carriera del drammaturgo norvegese, in anni segnati dalla riflessione sul rapporto tra creazione artistica e
vita. Solness, architetto ricco e di successo, ma geloso dei rivali più giovani, è un uomo che vorrebbe
fermare l’inesorabile scorrere degli anni e avere una nuova occasione di felicità, anche grazie alla giovane
Hilde, restando però vittima della propria ambizione e del senso di colpa. In questo testo (qui
nell’adattamento di Ármin Szabó-Székely) si alternano temi attuali come lo scontro generazionale, il
maschilismo, la prevaricazione dell’uomo sulla donna, così come la nostalgia per il passato, il venir meno
della forza fisica, il desiderio di una gioventù replicabile all’infinito. Lo spettacolo debutterà in prima
nazionale al Teatro Carignano dal 20 maggio all’8 giugno 2025.
Dopo aver ricevuto il Premio Hystrio Nuove Scritture di Scena nel 2017 e aver conquistato le platee italiane,
Stabat Mater scritto e diretto da Liv Ferracchiati torna sul palcoscenico in una forma diversa, con un
nuovo cast e un allestimento completamente rinnovato nella volontà di far rivivere un progetto che tratta
tematiche politicamente e socialmente centrali come l’autodeterminazione e la libertà d’espressione
identitaria. Liv Ferracchiati sarà interprete dello spettacolo, affiancato sulla scena da Chiara Leoncini,
Renata Palminiello e Petra Valentini. Lo spettacolo – coprodotto con Centro Teatrale MaMiMò, Marche
Teatro e Teatro Nazionale di Genova – andrà in scena al Teatro Gobetti dal 6 all’11 maggio 2025.
Suspended Chorus, nuovo lavoro di Silvia Gribaudi, è un assolo, un tempo performativo nato dal bisogno
di rinnovare il proprio dialogo con il pubblico e riflettere sul modo in cui guardiamo il corpo altrui e su
come possiamo rivoluzionare il nostro sguardo. Attraverso immagini e movimento, la coreografa e
performer porta al limite dello sforzo il suo corpo cinquantenne per rivelare un flusso dinamico che va oltre
il cambiamento legato all’età. Il progetto nasce dallo studio di pioniere della danza come Isadora Duncan,
Anna Pavlova e Pina Baush ed esplora i desideri che muovono i nostri corpi, invitando il pubblico a
diventare un coro-testimone e a condividere gesti e desideri. Il debutto in prima nazionale è previsto il 17
e 18 maggio 2025 alle Fonderie Limone.
Gabriele Vacis e gli artisti di PoEM affronteranno le sacre scritture restituendo poesia e speranza a parole
distanti millenni dall’uomo contemporaneo: porteranno in scena in prima nazionale, alle Fonderie Limone
di Moncalieri dal 14 al 26 gennaio 2025, La trilogia dei libri. Antico Testamento.
Oltre a inaugurare con questo spettacolo un progetto triennale sui testi sacri delle religioni monoteiste,
festeggeranno con Alessandro Baricco il 30° compleanno di Novecento. A due anni dalla scomparsa di
Eugenio Allegri, suo interprete per eccellenza, andrà in scena al Teatro Gobetti dall’1 al 13 ottobre 2024,una lettura corale diretta dallo stesso Vacis, arricchita di ricordi e racconti di uno spettacolo che ha fatto
la storia del teatro italiano. In scena Lucia Corna, Pietro Maccabei, Letizia Russo, Lorenzo Tombesi,
Gabriele Valchera.
Marta Cortellazzo Wiel si cimenterà nella regia e nell’interpretazione di Prima facie, testo urticante di
Suzie Miller, drammaturga e sceneggiatrice che ha alle spalle una formazione da avvocato. Dopo il grande
successo riscosso a Londra nella scorsa stagione, questo lavoro è oggi in scena nei principali teatri europei.
Prima facie, tradotto in italiano da Margherita Mauro, racconta una storia intensa: una donna su tre subisce
violenze sessuali e solo una su dieci sporge denuncia. Lo impara presto sulla propria pelle Tessa Ensler,
una giovane avvocata di successo, che a Londra si fa largo tra le diverse aule di tribunale. L’ambizione, la
sicurezza, la concentrazione l’hanno sempre contraddistinta nel lavoro come all’università. Quando arriva
lo stupro, la sua vita si divide in un prima e in un dopo. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale al Teatro
Gobetti dal 7 al 19 gennaio 2025.
La giovane regista Micol Jalla dirigerà Appello all’Europa di Stefan Zweig, scrittore, giornalista,
drammaturgo e poeta austriaco naturalizzato britannico. Zweig è autore di quattro celebri discorsi
sull’Europa, a partire dai quali il drammaturgo Diego Pleuteri ha realizzato una riduzione teatrale che
andrà in scena in prima nazionale al Teatro Gobetti – Sala Pasolini dal 9 all’11 maggio 2025. Scritti in un
momento di crisi del vecchio continente, alla vigilia del secondo conflitto mondiale, ancora oggi questi
testi dimostrano la loro profonda attualità, fornendo spunti di riflessione in tempi in cui il discorso
sull’Europa unita è sempre più pressante. Il progetto è nato nell’ambito di Bad Ischl Capitale Europea della
Cultura 2024 e verrà realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus.
Jurij Ferrini curerà la regia degli spettacoli programmati per Prato inglese, la tradizionale
programmazione estiva che propone i capolavori shakespeariani in una delle cornici più suggestive della
città, il Teatro Carignano. Dal 19 giugno al 13 luglio 2025 andranno in scena in prima nazionale due
commedie: Racconto d‘inverno e Pene d’amor perdute, due testi brillanti che attraversano la carriera di
William Shakespeare, ambientati in Italia e Spagna, due luoghi perfetti per l’immaginario di amore,
equivoci, sospetti e lieto fine.
Festa grande di aprile è il titolo del testo teatrale con cui Franco Antonicelli, singolare figura di scrittore,
fotografo, giornalista, partigiano, ripercorre le vicende italiane dal 1924 al 1945: dai giorni del delitto
Matteotti fino alla Resistenza e alla Liberazione. Concepito insieme a Bruno Quaranta con la consulenza
storica e la narrazione di Gianni Oliva e adattato drammaturgicamente da Diego Pleuteri, lo spettacolo con
la regia di Giulio Graglia debutterà in prima nazionale al Teatro Gobetti, dal 23 aprile al 4 maggio 2025 ed
è realizzato in collaborazione con il Polo del ‘900.
Filippo Dini firmerà la regia di quella che è stata definita la più perfetta opera teatrale di Jean Cocteau: I
parenti terribili, scandaloso ritratto di una realtà domestica claustrofobica e incestuosa, attraversata da
brutali odi e aggrovigliate passioni. I parenti terribili fu una delle prime regie teatrali di Luchino Visconti
nell’Italia appena liberata, un inno all’amore tragico e impossibile, nelle forme più esasperate e
paradossali. Con Dini in scena Milvia Marigliano e Mariangela Granelli. Lo spettacolo coprodotto dal TST
con il TSV Teatro Stabile Veneto – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e Teatro
Stabile di Bolzano sarà in scena al Teatro Carignano dal 12 al 24 novembre 2024.
Cenci. Rinascimento contemporaneo a cura di Giorgia Cerruti e Davide Giglio, diretto dalla stessa Cerruti
andrà in scena al Teatro Gobetti dal 15 al 20 ottobre 2024. Una riscrittura de I Cenci che attinge a Shelley,
Stendhal, Artaud e che rivela gli inquietanti atti del processo contro Beatrice Cenci, giovane nobildonna
romana decapitata per parricidio nel 1599, dopo aver subito per anni le violenze di un padre incestuoso e
corrotto. La Piccola Compagnia della Magnolia denuncia, attraverso questo testo, l’anarchia del male, lacomponente individuale dell’ingiustizia che si propaga all’intera società e la religione come fondamento e
condanna dell’edificio comunitario.
Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro è il nuovo spettacolo firmato dal talentuoso
autore e regista Emanuele Aldrovandi che esplora, con stile tagliente e feroce, il rapporto talvolta estremo
e distruttivo che si instaura fra felicità e realizzazione personale. L’autore pone l’attenzione sulle
conseguenze più intime e personali di quelle dinamiche sociali che spingono sempre di più verso la ricerca
del consenso e dell’approvazione immediata. Al centro della storia, una madre e il suo piano bislacco per
aiutare la figlia bambina a diventare un’artista di successo. In scena al Teatro Gobetti dal 29 ottobre al 10
novembre 2024.
Dal 18 al 23 marzo 2025 debutterà in prima nazionale al Teatro Gobetti La signora degli oceani. Il mare e
la primavera silenziosa di Rachel Carson scritto da Massimiano Bucchi. Laura Curino, diretta da Marco
Rampoldi, offre la propria voce, in questo emozionante racconto teatrale, alle parole della madre
dell’ambientalismo. Nata nel 1907 in una fattoria della Pennsylvania, Rachel Carson non aveva mai visto il
mare fino a vent’anni, eppure decise di specializzarsi in biologia marina, maturando nel tempo non solo
una conoscenza profonda degli oceani, ma anche una scrittura nitida e poetica. Tra i suoi saggi più celebri
restano ancora attuali e urgenti Il mare intorno a noi (1951) e Primavera silenziosa (1962), dove l’autrice
denunciò per prima, scuotendo le coscienze di tutto il mondo, gli effetti dannosi, per l’uomo e per
l’ambiente, derivanti dall’uso del DDT in agricoltura. Lo spettacolo è coprodotto con Tangram Teatro,
Associazione Culturale Muse, in collaborazione con ColtivaTo 2025.
Nel quarantennale della loro avventura artistica, i Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa tornano alla
tragedia greca con Le baccanti, da Euripide, che debutteranno in prima nazionale al Teatro Gobetti dal 25
febbraio al 9 marzo 2025. Il testo, contaminato dalla penna affilata di Marco Isidori, vive di una riscrittura
che trasporta la sensibilità attica al tempo presente. Il Coro Marcido, da sempre in tutt’uno con la macchina
scenica, questa volta si troverà a scalare il Palazzo di Penteo, invenzione della scenografa Daniela Dal Cin,
lo assedierà e lo espugnerà, entrando nel magma dionisiaco che innerva la materia misteriosa di
quest’opera. In scena Paolo Oricco, Maria Luisa Abate, Valentina Battistone, Ottavia Della Porta, Alessio
Arbustini, Vincenzo Quarta e lo stesso Isidori.
Marco Bernardi dirigerà Risveglio di primavera di Frank Wedekind, nella traduzione di Roberto Cavosi.
Nel 1906 in diciannove brevi scene dal ritmo travolgente un Wedekind appena ventisettenne raccontò con
sorprendente forza drammatica l’eterno conflitto tra adolescenti e adulti e disegnò un catalogo completo
di esperienze universali, riuscendo a cesellare un vero e proprio classico, simbolo delle condizioni giovanili
di ogni tempo. In scena al Teatro Gobetti dall’1 al 6 aprile 2025, lo spettacolo coprodotto con il Teatro
Stabile di Bolzano sarà interpretato da Patrizia Milani, Giovanni Battaglia e Giovanna Rossi insieme a un
numeroso cast di giovani interpreti.
Tornerà, infine, al Teatro Carignano l’acclamato spettacolo su Fred Buscaglione animato
dall’incontenibile talento di Matthias Martelli e dalla magia musicale di Fabrizio Bosso. I due interpreti
ridaranno vita al mondo notturno, pieno di donne e sigarette, del cantante – gangster dal whisky facile,
grazie alle invenzioni registiche di Arturo Brachetti. In scena con loro Alessandro Gwis (pianoforte),
Matteo Rossi (contrabbasso), Luca Guarino (batteria). Fred! coprodotto con Enfi Teatro e Il Parioli andrà in
scena dal 26 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025.
OSPITALITÀ
Concita De Gregorio, Lucia Mascino, Alice Redini sono le protagoniste de L’origine del mondo scritto e
diretto da Lucia Calamaro (Teatro Gobetti, 22 – 26 ottobre 2024);Andrea Bernard dirige Miles! lo spettacolo scritto dal trombettista Paolo Fresu su uno dei più grandi artisti
del Novecento, Miles Davis (Teatro Carignano, 29 ottobre – 3 novembre 2024);
Toni Servillo interpreta Tre modi per non morire. Baudelaire, Dante, i greci di Giuseppe Montesano
(Teatro Carignano, 5 – 10 novembre 2024);
Paolo Valerio sarà il protagonista de Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale (Fonderie
Limone Moncalieri, 8 – 10 novembre 2024);
tratto da un best seller di Paolo Rumiz, Un sogno a Istanbul di Alberto Bassetti vedrà in scena Maddalena
Crippa e Maximilian Nisi diretti da Alessio Pizzech (Teatro Gobetti, 12 – 17 novembre 2024);
Massimiliano Civica porta in scena Capitolo due commedia di Neil Simon (Teatro Gobetti, 19 – 24
novembre 2024);
Alessandro Serra, dopo il successo de La tempesta, torna a Torino con Tragudia. Il canto di Edipo
(Fonderie Limone di Moncalieri, 19 – 24 novembre 2024);
Giuseppe Battiston, diretto da Paola Rota, incarna i personaggi indimenticabili di Sergej Dovlatov in La
valigia (Teatro Gobetti, 26 novembre – 1 dicembre 2024);
Mario Banushi, artista emergente di origine albanese, porterà in scena Taverna Miresia, di cui è anche
interprete insieme a quattro performer (Fonderie Limone Moncalieri, 28 novembre – 1 dicembre 2024 /
prima nazionale);
Antonio Latella rinnova la forza dirompente de La locandiera di Carlo Goldoni. In scena Sonia Bergamasco
(Teatro Carignano, 3 – 15 dicembre 2024);
L’ultima estate di Claudio Fava restituisce voce a due icone del nostro tempo Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino: in scena Simone Luglio e Giovanni Santangelo diretti da Chiara Callegari (Teatro Gobetti, 3 – 8
dicembre 2024);
Liv Ferracchiati dirige e interpreta La morte a Venezia ispirato all’omonimo testo di Thomas Mann (Teatro
Gobetti, 10 – 15 dicembre 2024);
Nato da un’idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, Natale in casa Cupiello. Spettacolo per attore
cum figuris, è ambientato in un grande presepe in cui si muovono lo stesso Saccoia e le figure animate che
lui stesso manovra (Teatro Gobetti, 17 – 22 dicembre 2024);
Natalino Balasso e Michele Di Mauro, diretti da Gabriele Russo, affrontano uno dei lavori più intensi del
grande Eduardo De Filippo, La grande magia (Teatro Carignano, 17 – 22 dicembre 2024);
l’Accademia dei Folli porta in scena Don Chisciotte e donna Alonza di Tiziano Scarpa, regia Carlo Roncaglia
(Teatro Gobetti, 26 – 31 dicembre 2024);
Paolo Valerio dirige Alessandro Haber ne La coscienza di Zeno di Italo Svevo (Teatro Carignano, 7 – 19
gennaio 2025);
Pamela Villerosi, diretta da Luca De Fusco, sarà protagonista della versione teatrale di Guerra e pace di
Lev Tolstòj (Teatro Carignano, 21 gennaio – 2 febbraio 2025);
Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni portano in scena Uccellini di Rosalina Conti (Teatro Gobetti, 21 –
26 gennaio 2025);
Al Teatro Gobetti Viola Graziosi sarà protagonista della Trilogia sulle donne dal mito ai social di Luciano
Violante dedicata a tre grandi figure del mito: Clitemnestra (28 gennaio 2025), Medea (29 gennaio), Circe
(30 gennaio);sempre al Gobetti andrà in scena Inimitabili, spettacolo di Edoardo Sylos Labini: tre atti unici dedicati a
Mazzini (31 gennaio 2025), D’Annunzio (1 febbraio), Marinetti (2 febbraio);
Umberto Orsini e Franco Branciaroli, diretti da Massimo Popolizio, saranno i protagonisti de I ragazzi
irresistibili, una delle commedie più famose di Neil Simon (Teatro Carignano, 4 – 9 febbraio 2025);
Alessandro Gassmann dirige Giorgio Pasotti in Racconti disumani, tratto da due racconti di Franz Kafka
(Teatro Gobetti, 4 – 9 febbraio 2025);
Davide Livermore porterà in scena Il viaggio di Victor di Nicolas Bedos, interpreti Linda Gennari e Antonio
Zavatteri (Teatro Gobetti, 11 – 16 febbraio 2025);
Lino Guanciale e Francesco Montanari saranno i protagonisti de L’uomo più crudele del mondo, testo e
regia di Davide Sacco (Fonderie Limone Moncalieri, 11 – 16 febbraio 2025);
Arturo Cirillo sarà interprete e regista di Don Giovanni da Molière, Da Ponte e Mozart (Teatro Gobetti, 18 –
23 febbraio 2025);
il testo Madri di Diego Pleuteri, che ha ricevuto la menzione speciale Premio Inedito – Colline di Torino
2020 e ha vinto il premio Eurodram 2022, sarà diretto da Alice Sinigaglia e vedrà in scena Valentina Picello
(Teatro Gobetti – Sala Pasolini, 18 – 23 febbraio 2025);
Gabriele Lavia dirigerà Lungo viaggio verso la notte di Eugene O’Neill, e sarà in scena insieme a Francesca
Di Martino (Teatro Carignano, 25 febbraio – 9 marzo 2025);
Lodo Guenzi (leader della band Lo Stato Sociale) sarà fra gli interpreti di Toccando il vuoto di David Greig,
per la regia di Silvio Peroni (Teatro Gobetti, 11 – 16 marzo 2025);
tornerà a Torino Coupe fatal spettacolo di Alain Platel, con la direzione musicale di Fabrizio Cassol (Teatro
Carignano, 13 – 16 marzo 2025);
sarà poi in scena Come gli uccelli, per la regia di Marco Lorenzi, acclamato testo di Wajdi Mouawad (Teatro
Carignano, 18 – 23 marzo 2025);
Stefano Massini, accompagnato dagli ambienti sonori di Andrea Boggio, porterà in scena la sua personale
biopsia di Mein Kampf, il saggio autobiografico di Adolf Hitler (Teatro Carignano, 24 – 30 marzo 2025);
Roberto Andò dirigerà Alvia Reale, Renato Carpentieri, Elia Schilton in Sarabanda, ultima opera di Ingmar
Bergman (Teatro Carignano, 1 – 6 aprile 2025);
Emma Dante, a conclusione del suo progetto sull’universo di Giambattista Basile, porterà in scena a Torino
Re Chicchinella (Teatro Carignano, 8 – 17 aprile 2025);
la Compagnia Biancofango proporrà il dittico composto da About Lolita (Teatro Gobetti, 8 – 10 aprile 2025)
e Never Young (Teatro Gobetti, 11 – 13 aprile 2025);
Gianluca Ferrato, diretto da Roberto Piana, sarà protagonista de La cerimonia del massaggio di Alan
Bennet (Teatro Gobetti, 13 – 18 maggio 2025);
Babilonia Teatri tornerà a Torino con un dittico formato da Pietre nere (Teatro Gobetti, 20 – 22 maggio
2025) e Mulino Bianco (Teatro Gobetti, 23 – 25 maggio 2025);
Spiro Scimone e Francesco Sframeli porteranno in scena Fratellina, spettacolo che ha vinto il Premio Le
Maschere del Teatro Italiano 2023 (Teatro Gobetti, 27 maggio – 1 giugno 2025);
il collettivo belga FC Bergman proporrà la sua nuova produzione dal titolo Works and Days (Fonderie
Limone Moncalieri, 3 – 4 giugno 2025);sarà infine Davide Enia con Autoritratto a chiudere la programmazione del Teatro Gobetti (3 – 8 giugno 2025).
COLLABORAZIONI
Prosegue la continuità di programmazione condivisa tra Teatro Stabile di Torino e Festival delle Colline Torinesi/Fondazione TPE per esplorare l’universo di Romeo Castellucci. Il 12 e 13 ottobre 2024 l’installazione performativa Senza titolo prenderà vita nelle sale della Fondazione Merz.
Fuori abbonamento, e in collaborazione con Einaudi Editore, verrà presentato al Teatro Carignano, il 21 ottobre 2024, Usodimare – Un racconto per voce, un reading da un testo di Ernesto Franco, scrittore, traduttore e direttore editoriale di Einaudi Editore che vedrà in scena Valerio Binasco.
Dal 22 al 31 ottobre 2024, la Sala Pasolini del Teatro Gobetti ospiterà il monologo Hannah di Sergio Ariotti, interpretato da Francesca Cutolo. Lo spettacolo è prodotto dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa e dal Festival delle Colline Torinesi.
La campagna per la Stagione 2024/2025 del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale è ATTO UNICO. Artwork _Naima_
Torino, 4 giugno 2024
STAMPA: Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Ufficio Stampa e Comunicazione Simona Carrera (Responsabile), Valeria Sacco Via Rossini 12 – Torino (Italia). Telefono + 39 011 5169435 – 5169430 E-mail: carrera@teatrostabiletorino.it – sacco@teatrostabiletorino.it