La Via Appia entra nel Patrimonio mondiale dell’umanità. L’iscrizione nella lista Unesco è stata deliberata nella 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi.
La ‘Via APPIA. Regina Viarum’ diventa così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Si tratta della prima candidatura promossa direttamente dal ministero della Cultura, che ha coordinato tutte le fasi del processo e ha predisposto tutta la documentazione necessaria per la richiesta d’iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale.
Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Gualtieri, dagli esponenti della Giunta e dell’Assemblea Capitolina.
“Si tratta di un riconoscimento davvero importante per una strada storica che rappresenta il simbolo di un’intera civiltà, il percorso che ha sempre unito Roma al Sud della penisola e al resto delle popolazioni e dei grandi commerci mediterranei, tappa privilegiata per poi spingersi anche verso Oriente. – ha commentato il Sindaco Gualtieri – Attraversando paesaggi mozzafiato e spesso incontaminati, luoghi di grande importanza spirituale, catacombe e acquedotti maestosi, città e località storiche, la via Appia trova oggi la sua degna collocazione tra le grandi meraviglie del mondo. Abbiamo tutti una nuova opportunità ma anche il dovere, dal Ministero che ha promosso la candidatura a tutti i territori che oggi vengono attraversati dalla Regina Viarum, di valorizzarla di più, per conoscerla, ammirarla e viverla meglio ma soprattutto per tutelarla finalmente in maniera coerente con il suo valore inestimabile”.
“Come Roma Capitale siamo stati tra gli enti che hanno sostenuto questa candidatura – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Miguel Gotor – proprio perché consci del valore storico e culturale unico al mondo di questo ‘monumento lineare’ che, partendo dalle mura di Roma e attraversando quattro Regioni, arriva fino a Brindisi. La Via Appia è un vero e proprio simbolo fisico dei contatti e dei legami tra Occidente e Oriente e il fatto che da oggi sia il 60° Sito italiano riconosciuto dall’Unesco è per la nostra città motivo di grande orgoglio”.
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“Un grande risultato quello sancito dal Comitato del Patrimonio Mondiale; con questa decisione si sancisce l’ingresso del 60esimo bene italiano riconosciuto come sito Unesco. Tante sono state le Istituzioni coinvolte, non ultima Roma Capitale che con una mozione votata dall’aula Giulio Cesare chiedeva di sostenere questo percorso. Un doveroso grazie va a tutti i consiglieri e a tutte le consiglieri di Roma Capitale che hanno creduto in questa valorizzazione. Il voto di Nuova Delhi ci restituisce il valore che rappresentiamo di fronte al mondo intero”. Così Erica Battaglia, presidente della commissione cultura e lavoro e prima firmataria della mozione approvata in Assemblea Capitolina.
“Orgogliosi per il grande riconoscimento alla leggendaria Regina Viarum; – dichiara l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato – è la testimonianza di come il nostro territorio abbia un patrimonio storico e archeologico unico. Non tutti i siti però sono conosciuti ai turisti, per questo stiamo lavorando per valorizzare i percorsi alternativi rispetto alle tappe più note dai turisti stranieri. Via Appia ne è un esempio, come anche la Città di Gabii o il Parco degli Acquedotti. In questo modo rendiamo più sostenibile il turismo romano che sta
toccando numeri record, con la stima di oltre 50 milioni di presenze nel 2024”.
Mercoledì 31 luglio, alle 19, avrà luogo l’evento celebrativo per l’iscrizione del sito Via Appia Regina Viarum nella Lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco, alla presenza di tutte le istituzioni pubbliche e private coinvolte nel percorso di candidatura.