Aeroporti. Gli scali di Rimini e Forlì complementari e punto di forza del sistema economico e produttivo dell’Emilia-Romagna. L’assessore Corsini: “Nessuna ‘guerra dei cieli’. Il Fellini e il Ridolfi saranno determinanti per la ripartenza del turismo e dell’economia post pandemia”
L’assessore ribadisce la scelta strategica regionale: “È interesse delle istituzioni creare le condizioni affinché entrambi gli scali diventino sempre più snodi attrattivi per il turismo e altri settori economici e imprenditoriali, oltre alla logistica integrata e l’alta formazione”
Bologna – “Macché ‘guerra dei cieli’, gli aeroporti saranno determinanti per la ripartenza del turismo e del commercio. Invece di perderci in assurdi campanilismi tra quale scalo sia più importante se quello di Rimini o quello di Forlì, dobbiamo pensare che siamo in presenza, in entrambi i casi, di gruppi imprenditoriali seri e conosciuti, che gestiscono gli aeroporti e che hanno deciso di investire milioni di euro su un bene pubblico. È interesse delle istituzioni creare le condizioni affinché entrambi gli scali possano svolgere una funzione determinante per la ripresa economica del post pandemia, sostenendo i piani industriali di investimento e creando le condizioni perché l’area vasta della Romagna diventi un territorio sempre più attrattivo certo per il turismo, ma anche per altri settori economici e imprenditoriali e per la logistica integrata e per l’alta formazione”.
Così l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, interviene ancora una volta a sostegno della strategia dell’Emilia-Romagna che punta sull’attività di quattro aeroporti di cui due, appunto, in Romagna, come snodi fondamentali per la ripresa economica dell’intera regione una volta superata l’emergenza pandemica.
“Il pianeta sta attraversando la più grande e grave crisi sanitaria, sociale ed economica che il mondo abbia vissuto dopo le due grandi guerre del secolo scorso- prosegue Corsini-, stiamo combattendo una battaglia che cambierà tutti i paradigmi sociali ed economici e dovremo ristabilire un nuovo e più avanzato equilibrio dove la tutela della salute pubblica sarà la priorità dell’Europa. In questo quadro perdersi in una diatriba dal sapore provinciale e localistico, se le rotte aeree dell’uno sottraggono passeggeri all’altro, è quanto di più miope si possa fare in una fase storica come questa. Stiamo parlando di due asset di proprietà dello Stato, che giustamente li vuole valorizzare per la loro funzione che è quello di essere hub aereoportuali, entrambi strategici per lo sviluppo non della sola Romagna ma di un mondo più ampio che si chiama Emilia-Romagna e non solo”.
“Rimini è una delle più grandi destinazioni turistiche d’Europa- incalza l’assessore-, non appena le persone potranno tornare a muoversi, ritornerà prepotentemente ad essere scelta da milioni di turisti internazionali che utilizzeranno il Fellini e il Ridolfi. Il turismo non solo leisure ma anche business, la logistica legata allo sviluppo dell’hub portuale di Ravenna e dell’agroalimentare potranno fare di Forlì quella infrastruttura necessaria per la competitività della Romagna. Noi come Regione Emilia-Romagna confermiamo di voler sostenere gli investimenti e lo sviluppo degli aeroporti, nel pieno rispetto dell’autonomia gestionale che spetta ai privati. Quando il pubblico ha provato a gestire, a fare un mestiere che non è il suo, i risultati come tutti sanno non sono stati brillanti”.
Inoltre, ribadisce Corsini: “creare occupazione attraverso la ripresa economica è la grande sfida che impegnerà la classe politica e le parti sociali della nostra regione. Perciò ho letto con stupore le dichiarazioni uscite nei giorni scorsi sul tema aeroporti in Romagna”.